Sergio Nardoni
Fiorentino, di antica famiglia toscana, Sergio Nardoni de’ Nardi vive e lavora nel Chianti, a Sambuca Val di Pesa. Talento precoce, disegna fin da bambino e dipinge il suo primo quadro ad olio all’età di sette anni in casa della maestra elementare, delicata pittrice dilettante. Più tardi, nonostante la famiglia lo volesse continuatore nella conduzione della piccola azienda paterna, si iscrive all’Accademia, dopo studi assai disordinati e la pratica di molti mestieri. Allievo di Loffredo e Manfredi, risente inizialmente del clima concettuale che comincia a diffondersi in Italia alla fine degli anni Settanta, ma è subito attratto da altre esperienze. Conosce Bueno, frequenta Annigoni, che in occasione della sua prima mostra, tra l’altro, gli scrive: “…Vedo evidenti, nel Suo operare un impegno e una tenacia particolari che La porteranno lontano…”. Intanto l’incontro e l’amicizia con Mariuccia Carena, la vedova del grande Felice Carena, lo immette nell’ambiente artistico toscano e versiliese (Treccani, Faraoni, De Grada). La facoltà di lettere che frequenta con maestri come Del Bravo e Mina Gregori completa la sua sete di conoscenza e la sua assidua riflessione sulla storia della pittura. Infine prende ad insegnare, prima nella scuola media e poi nella sede fiorentina della Rutgers University – The State University of New Jersey. Lasciata anche la scuola, si dedica esclusivamente alla pittura. Tra le numerose mostre nazionali e internazionali si ricorda “ Ab Antiquo “ nella Sala d’Arme di Palazzo Vecchio a Firenze nel 1986 e la sua partecipazione alla rassegna “ Firenze per l’Arte Contemporanea “ dove espone nella Sala dei “Pittori Moderni della Realtà” accanto ai fratelli Bueno, Sciltian e Pietro Annigoni al Forte di Belvedere sempre a Firenze. Nel 1996 viene allestita una sua personale all’Art Expo di New York e nel 1998 una rassegna delle sue opere viene organizzata a Malta, presentata personalmente dal Presidente della Repubblica maltese. Nel 2005 la Galleria Orler di Venezia gli allestisce la mostra personale “Presente remoto “ interamente dedicata al cinema mentre nel 2008 è la volta della fortunata rassegna di San Felice Circeo dedicata ai cento anni dalla nascita della grande Anna Magnani inaugurata dal senatore a vita Giulio Andreotti e recensita in un lungo servizio televisivo dal TG 5.
Importante è la sua attività di ritrattista. Ha realizzato infatti ritratti per i grandi personaggi della cultura e dell’Arte, raccolti poi nelle mostre monografiche “ Amici in posa “ del 1988 e “ Incontri su tela “ del 2005, mentre per le più importanti casate europee ha eseguito ritratti che saranno raccolti in un volume di prossima pubblicazione intitolato “Il pittore dei Principi”.
Dal 2005 Nardoni è il Ritrattista Ufficiale del Corpo della Nobiltà Europea. Sue opere si trovano nel Museo Nazionale del Bargello a Firenze, nelle Collezioni Pontificie della Città del Vaticano e nel costituendo Museo d’Arte Contemporanea del Comune di Firenze. Recentemente ha eseguito un importante ciclo pittorico sull’arcone absidale del quattrocentesco Duomo di San Miniato ( PI ), mentre per il Comune di Tavarnelle Val di Pesa (FI) ha realizzato un grande ciclo musivo dedicato al Chianti, disteso sulle quattro facce di una struttura piramidale e installato al centro della piazza del paese intitolato “La profondità in superficie”.
Nel corso della sua ormai quarantennale carriera ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti, tra i quali è doveroso ricordare il Premio Nazionale “Sulmona” nel 1983, la Medaglia d’Oro alla Biennale di Massarosa (Lucca) nel 1984, il “Premio Nazionale Carlo Carrà” nel 1990, il Premio “Città di Acqui Terme” nel 2005, il “Premio Paestum” alla carriera nel 2007, il “Premio Stresa” nel 2008, il “Premio Domenico Cresti detto Il Passignano” nel 2009 e il “Premio Regione Piemonte” nel 2010.
Litografia